VISITE

5056

I confini tra forza e violenza. Multiverso incontra Luigi Zoja

Elaborazione dei drammi collettivi, uso e abuso della forza, degenerazione del linguaggio, libero arbitrio, neuroni specchio e desiderio sono i temi che Multiverso ha proposto a Luigi Zoja a margine della sua lectio magistralis a Pordenonelegge 2012 (dal suo ultimo libro Paranoia. La follia che fa la storia, Bollati Boringhieri 2011). Il primo tema dell’incontro ha riguardato il rapporto, sia individuale che collettivo, che abbiamo con gli avvenimenti tragici della nostra storia e di come l’arte riesca, a volte, a recuperarne e indagarne gli aspetti più profondi e simbolici. Il tema della forza e della violenza è stato invece affrontato sotto diversi aspetti: dalla degenerazione della forza che si fa violenza, al nonsenso di una violenza ingiustificata inflitta eseguendo un ordine superiore, alla violenza che potremmo definire ‘invisibile’, quella del linguaggio che performa la realtà fino a farcela percepire come tollerabile o addirittura inevitabile. Zoja ha infine anticipato alcune considerazioni, che usciranno in un prossimo libro a più voci, sul ruolo attuale della psicologia, considerata da alcuni – soprattutto i sostenitori delle neuroscienze, come una disciplina ormai superata che ha vissuto nell’800 e nel 900 i suoi secoli di massimo splendore.

LUIGI ZOJA

Luigi Zoja, psicoanalista, è stato presidente del Centro Italiano di Psicologia Analitica e dell’International Association for Analytical Psychology, l’associazione degli analisti junghiani nel mondo. Fra le sue pubblicazioni, tradotte in quattordici lingue, ricordiamo ‘Nascere non basta. Iniziazione e tossicodipendenza’ (Raffaello Cortina, Milano 1985 e 2003), ‘La morte del prossimo’ (Einaudi, Torino 2009), ‘Contro Ismene. Considerazioni sulla violenza’ (Bollati Boringhieri, Torino 2009, Premio Internazionale Arché), ‘Centauri. Mito e violenza maschile’ (Laterza, Roma-Bari 2010).