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Il tabù del dissenso / il totem del consenso. Incontro con Daniele Giglioli e Adriano Zamperini
Nell’attuale fase di crescente ingiustizia sociale, ci si aspetterebbe l’imminente scoppio di una rivolta. Il dissenso, però, invece di prendere forza si appiattisce nella spettacolarizzazione mediatica. Mancano forse nuovi simboli e nuove idee? Leader carismatici e nuovi immaginari? Pensieri e pratiche differenti? Oppure ci sono ancora un potere e un pensiero così forti da non lasciare spazio al dissenso? Il risultato è che sono pochi, troppo pochi, a dire: più facile è sentirsi vittime, preferendo che siano altri a decidere per noi ed evitando in questo modo il carico delle nostre responsabilità. E così anche il dissenso diventa un tabù. È un paradigma paralizzante che va ridisegnato nel senso di una nuova prassi e di un nuovo dire, con altre forme e altre narrazioni, a livello individuale e collettivo.
L'incontro con Daniele Giglioli e Adriano Zamperini, moderato da Giampaolo Borghello, si è tenuto a 'vicino/vontano' il 10 maggio 2015.