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Nelle mani del più forte: nuove forme di tortura. Incontro con Donatella Di Cesare

Sebbene i movimenti abolizionisti abbiano tentato di sopprimerla, la tortura offusca ancora l’orizzonte del XXI secolo. Che cosa è cambiato? Qual è la peculiarità della tortura ai giorni nostri? Da quando è stata messa fuori legge (non in Italia!), la tortura ha cercato riparo all’ombra delle carceri, dei campi di internamento, degli ospedali psichiatrici – ovunque un inerme si trovi nelle mani del più forte. Le convenzioni internazionali hanno dato vita ai “comitati contro la tortura” che, affiancati da organizzazioni non governative, prima fra tutte Amnesty International, hanno lo scopo di portare alla luce il crimine commesso dietro le quinte. Dato che il reo è il più delle volte lo Stato stesso, la lotta è impari. Il miglior amico della tortura è oggi il popolo di coloro che tacciono.

La lectio di Donatella Di Cesare si è tenuta a 'vicino/lontano' il 6 maggio 2016.

DONATELLA DI CESARE

Donatella Di Cesare è professore ordinario di Filosofia teoretica alla Sapienza Università di Roma. Ha insegnato in molte università in Europa e in America. Collabora con numerose testate, siti e riviste sia italiani che stranieri. Tra le sue ultime pubblicazioni figurano per Einaudi Marrani. L’Altro dell’altro (2018) e Terrore e modernità (2017); per Bollati e Boringhieri Il tempo della rivolta (2020), Virus sovrano? (2020), Sulla vocazione politica della filosofia (2018), Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione (2017), Heidegger e gli ebrei. I «Quaderni neri» (nuova ed. 2016), Tortura (2016). Ha ricevuto diversi premi, tra cui nel 2018 il Pozzale per la saggistica, il Sila per economia e società e, nel 2019, il premio Mimesis per la filosofia.