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Pierluigi Cappello: «Io sono ‘dentro’ due lingue»

Pierluigi Cappello, il poeta friulano di Chiusaforte che oggi vive a Tricesimo, racconta, nella videointervista raccolta da Augusta Eniti di Altreforme (‘Viaggi nella parola. I lûcs de poesie’, regia di Paolo Comuzzi, Forum, Udine 2008), il suo rapporto con la lingua e, in particolare, con le due lingue in cui parla e scrive, l’italiano e il friulano. Ogni lingua ci fa scoprire il mondo a modo suo e conoscere più lingue allarga le nostre prospettive di conoscenza. «Sono convinto, seguendo Heidegger, che si è ‘gettati’ nella propria lingua. Questo è proprio dalla nascita: siamo dentro la nostra lingua. Io sono ‘dentro’ due lingue. Essere padrone di due lingue significa avere due prospettive sul mondo. Sono intimamente legate le due cose». Con queste parole Cappello, vincitore del Premio Viareggio 2010, entra nel discorso e prosegue: «La prima lingua che ho imparato a parlare è il friulano, lassù, nell’area montana, come si sa sono le aree più conservative, lassù, da noi, si parlava dappertutto in friulano, in comune come nelle osterie, come a casa, dappertutto, e quindi sono stato buttato dentro questa lingua e nella stessa maniera quando sono andato a scuola ho imparato a voler bene all’italiano, perché è una lingua abbagliante, però, queste due prospettive per diverso tempo, magari, sono state in rapporto di conflitto, perché tu, quando impari un’altra lingua, nel mio caso l’italiano, impari anche una vista diversa e allora questo ti obbliga a fare sempre in continuo un’attività di traduzione tra i due mondi: traduzione non soltanto in termini lessicali o grammaticali ma proprio traduzioni di mondi». Nel dvd, pubblicato da Forum, sono contenute anche altre interviste, a Umberto Valentinis, Ida Vallerugo e Giacomo Vit. Nel video proponiamo uno stralcio dell’intervista a Pierluigi Cappello, di cui sopra abbiamo trascritto qualche frase, che nell’intervista troviamo un po’ in italiano e un po’ in friulano…

PIERLUIGI CAPPELLO

Pierluigi Cappello, poeta, ha diretto la collana 'La barca di Babele'; con 'Dittico' (Liboà editore, Dogliani 2004) ha vinto il Premio Montale Europa di poesia. La sua ultima pubblicazione è 'Mandate a dire all'imperatore' (Crocetti, Milano 2010), con la quale ha vinto il Premio Viareggio-Repaci.