COLORE
Il colore è un paradosso, poiché in sé non esiste: non è una qualità delle cose ma l’effetto di uno dei nostri sensi. È una complessa, straordinaria elaborazione che il cervello effettua sui dati percettivi forniti dal sistema tricromatico dei coni dell’occhio umano, in una gamma specifica di frequenze luminose. Tra i nostri cinque sensi, la vista svolge un ruolo egemone nella percezione del mondo: il colore ne definisce fondamentali attributi cognitivi, comunicativi, simbolici, in una densa rete di connessioni storico-culturali, costituendo così uno dei più affascinanti ambiti sia dei saperi consolidati che dell’esplorazione scientifica. Con queste premesse, il tema di questo numero non può che articolarsi al plurale: i colori delle teorie cromatiche, della linguistica, della letteratura, della musica, dei temperamenti e degli umori, della religione, dei sogni, della pelle, dell’arte (nelle sue diverse manifestazioni), tra le tante sue declinazioni culturali; ma anche i colori della tecnica e delle scienze esatte, della fisica, della chimica, dell’informatica, della biologia e delle molte altre discipline attraversate dai problemi del colore, sia per la riproducibilità che per l’elaborazione del corpo immaginale del mondo.